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Regione Liguria
L'aera dialettale ligure supera i confini
amministrativi della regione, poiché comprende
alcuni territori francesi (la Tenda e dintorni),
parte del Piemonte, la valle del Tanaro, la
Scrivia, ed alcuni comuni della Toscana, fino a
Massa.
Il dialetto ligure, come quelli emiliani,
piemontesi e lombardi, appartiene al gruppo
gallo-italico, questa regione però, diversamente
dalle altre tre, non ha subito dominazioni
galliche dirette, ma solo influenze mediate
dalla valle padana. Anche la dominazione romana,
fino ad Augusto, fu più superficiale in questo
territorio, in cui sino a quel momento si
parlava una lingua di origine indoeuropea, la "leponzia".
L'influenza gallo-italica ha comunque lasciato
delle tracce, come nella pronuncia "ü" della
lettera "u" di alcune parole; la "ö" al posto
del dittongo "uo" in italiano, come "övu" per
"uovo"; il dittongo "ei" al posto della "e"
chiusa, come "peive" per "pepe".
La lenizione delle consonanti ha portato alla
caduta delle vocali nelle parole finali in
"-no", come "san" per sano; in "-ne", "can" per
cane; in "-ni", "sen" per sani. Per le parole
che finiscono in "-mo" e "-mi", si registra
invece un cambio di vocale, come "ramu" per
ramo; "lüme", per lume, etc.
A queste caratteristiche fonetiche gallo-romane,
nel ligure si aggiungono alcuni caratteri
provenzali e siciliani. Il carattere della
consonante "l", unita agli altri gruppi
consonantici diviene dolce, da "ghianda" a "gianda";
i gruppi con consonante labiale si distaccano
totalmente dal ceppo settentrionale
avvicinandosi agli schemi del siciliano, come ad
esempio per "piano"o "pian" che in ligure è "cian",
o "bianco" o "bianc", in ligure "giancu". Le
influenze provenzali emergono invece in parole
come "notte", che se in lombardo è "noc", in
ligure è "noite" o "nöte", o in "padre e madre"
che divengono, prima "paire e maire", e poi "puaire
e muaire".
Il dialetti liguri, però, hanno subito forti
mutamenti durante il medioevo e questo emerge
nella letteratura del tempo. Se infatti prima
del medioevo alcune ascendenze del genovese
ricordavano il veneto, oggi la lingua ne è
lontanissima. I dialetti liguri variano comunque
moltissimo dalle località occidentali a quelle
orientali, e Genova costituisce uno schema a se.
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